lunedì 17 luglio 2017

ORACOLO DEL SINCRONARIO GALATTICO DELLE 13 LUNE - 18.07.2017 - GUERRIERO GIALLO AUTO-ESISTENTE, KIN 56 , GIORNO 4 DELL'ONDA DEL VIANDANTE DEI CIELI ROSSO


Il Guerriero Giallo Auto-Esistente definisce la Presenza. Che significa? Che se vogliamo avanzare lungo il Cammino del Risveglio della Coscienza è necessario sapere chi siamo, essere consapevoli del valore che abbiamo, essere radicati nella vita di tutti i giorni, con le sue sfide e le sue richieste a volte difficili da supportare. Coltivare la Presenza significa conoscere le Forze che si muovono attraverso di noi, le connessioni che instauriamo con gli altri, sapere quando è bene muoversi e quando invece è meglio stare fermi. Ciò avviene quando abbiamo una buona relazione con il nostro corpo, quando ci ascoltiamo perché diamo un valore a ciò che siamo, crediamo in noi essi e ci fidiamo del nostro sentire. Così i passi sono guidati dall'Intelligenza superiore, che è dentro di noi, che è nel pianeta, che è nel Sole, che è nella Galassia. Così Tutto è Uno, dall'infinitamente piccolo all'immensità incommensurabile della Vastità cosmica.
Il Guerriero Giallo non parla tanto, non si pone tante domande. Sa che deve tornare a casa con qualcosa da mangiare per sfamare la famiglia. Per cui si impegna ad utilizzare al massimo le proprie risorse, e soprattutto sa che deve diventare Uno con il luogo di caccia, con la Natura, affinché lo Spirito del Luogo e quello dell'Animale decidano di donarglisi quale cooperazione per la Vita. In questo si passa attraverso la Morte con dignità e nobiltà d'anima, non si disprezza l'esistenza di alcuna creatura.
Quindi, oltre a coltivare la Presenza nella vita quotidiana, nel verificare quanta abilità abbiamo a cavarcela con la densità di terza dimensione, durante la giornata del Guerriero Giallo indaghiamo la relazione con la pura esistenza, fatta di vita e di morte. Si passa attraverso l'indagine dello stato di coscienza della Paura, che ci tiene in scacco attraverso il senso di solitudine e congelamento emozionale. Cosa ci scioglie via da lì? Il senso di appartenenza, il sentire di esistere e di essere parte di qualcosa di più grande di noi, sia la famiglia di sangue, la famiglia di luce, i colleghi, gli amici. Dove si trova il nostro senso di appartenenza? Quanto siamo collegati a ciò che ci circonda, che fa parte della nostra vita ogni singolo minuto? Questo è ciò che ci porta oltre la disperazione o il senso di inutilità e di morte. O meglio, così si supera il senso illusorio di separazione, di cui anche la morte fa parte.
Per esplorare l'Ignoto, che è oltre la vita e la morte così come vengono comunemente intese, è necessario sapere DOVE siamo. Questo è lo scopo dell'insegnamento del Tempospazio di questi 13 giorni: siamo radicati con l'attenzione nel presente oppure vaghiamo in un costante senso di ansia tra passato e futuro? Cercare questa risposta ci fissa nel momento presente. Da lì allora potremo andare ovunque, conquistando qualunque risultato.
In lak'ech!
Stefania Gyan Salila

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