Nel Glifo maya del Sole Giallo che risuona alla vibrazione Lunare ritroviamo una grande sfida che ci è data vivere nel contesto del Ciclo di Purificazione di questi 13 giorni della Tempesta (4/16 ottobre). La grande sfida è quella di raggiungere la giusta miscela tra la parte maschile e quella femminile interiore, superando tutti i concetti di separazione e dualità in cui viviamo immersi da sempre. Il nostro cervello contiene un muro di divisione, il corpo calloso, da cui si diparte tutta la successiva ripartizione psico-fisica. Noi siamo animali intelligenti programmati a vivere nella dualità e nel confronto, con un forte invito evolutivo a superare la separazione per confluire nell'UNO. Gli stessi transiti planetari attuali stanno richiamando questo tipo di movimento unitario che ci chiama a lasciar andare i giudizi per fluire in ciò che accade con serenità, con la sensazione che lo stesso accadimento non è che una fase necessaria per approdare oltre.
La "sfida" nasce qui. Nasce nel fidarsi di questo sentire rispetto a ciò che la mente logica e lineare ci racconta. Ed è qui che nasce un'altra meraviglia: nel lasciar parlare la mente, guardandola con amore, senza demonizzarla, perché lei è un mezzo importante di evoluzione, è uno strumento fondamentale per vivere in questo qui e ora provvedendo a noi stessi.
Di nuovo, siamo invitati ad entrare in un atteggiamento in cui tutto ciò che ci definisce, tutto ciò che ci appartiene, tutto ciò che ci compone, esiste in qualità di mezzo evolutivo, come una strumentazione di bordo preziosa.
Nel giorno del Sole Lunare tutto tende a unirsi al centro, così come il Sole si trova al centro del nostro sistema stellare. Da questo centro di unità interiore, noi creiamo la nostra realtà in base alle ispirazioni che ci arrivano dalla Mente Superiore, per il raggiungimento di un disegno finale più grande, in cui siamo testimoni attivi della nostra stessa vita, per il nostro Bene supremo.
Stefania Gyan Salila
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