Mentre ci spostiamo dentro questa Onda del Viandante dei Cieli, ciò che emerge sempre più è questo intrinseco senso di precarietà, che diventa costantemente presente, come se dovesse andare a sostituire lo stato di coscienza su cui siamo stati finora sintonizzati. La sensazione è di essere arrivati sulla cima di una collina con un certo tipo di strumenti che ci hanno aiutato a risvegliarci dal profondo sonno ipnotico. Approdati in questo nuovo stato dell'essere, ci siamo sentiti sicuri, nel giusto, in qualche modo illuminati e comodi. Poi abbiamo scoperto che si stava trattando di uno stato (ovviamente) intermedio. La scossa che stiamo ricevendo mina tutta la nostra essenza alla radice. Sradicamento è la parola chiave, che è quello che il terremoto sta lasciando uscire. Quindi cosa sta avvenendo? L'Essere che è stato risvegliato si sta portando sempre più lontano dalle identificazioni in cui ci siamo riconosciuti finora, quelle che pensavamo fossimo noi durante tutti i nostri anni di ricerca. Adesso comincia la vera danza, quel movimento che corrisponde alla matrice di manifestazione della nostra Essenza di Luce. Ora si tratta di avere il coraggio di compiere il primo passo. Perché ci stiamo muovendo sul Vuoto. L'ego è spaventato perché non riesce a vedere in quel vuoto. Per l'ego esso è assenza. Ma se ci permettiamo di scansare la paura che deriva da quell'assenza, dal senso di incertezza, vedremo come quel Vuoto deve essere tale perché rappresenta la struttura energetica del Nuovo, la base da cui partire quali co-creatori consapevoli della nostra vita, pensando gli eventi, gli obiettivi, gli incontri, momento per momento.
Ci stiamo muovendo su un terreno in cui l'umano normalmente si sente perso. Ma è questa la strada verso il Nuovo, quella che porta alla Luce, la Via della Leggerezza del Cuore. Ogni attimo sintonizzati sulla frequenza d'Amore, questo è il nuovo senso di sicurezza, mettendo insieme immagine dopo immagine, nota dopo nota, qualsiasi linea energetica che ci mantenga là in alto, nel punto più azzurro della nostra Essenza, la stessa sfumatura del Cielo riprodotta dentro il nostro Terzo Occhio, che diventa la ricetrasmittente del Divino.
Stefania Gyan Salila
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