Aquila Blu Elettrica, Kin 55, giorno 3 dell'Onda Incantata del Viandante dei Cieli Rosso, giorno 21 della tredicesima Luna di 28 giorni dell'anno della Tempesta Blu Spettrale, settimo giorno del 51° sentiero dell'Eptade (tempospazio di sette giorni). Queste le coordinate. Ce ne sarebbero altre, ma mi fermo qui, per ora.
L'Aquila Blu Elettrica ci fornisce un bellissimo strumento, estremamente utile in questi tempi così intensi: il distacco. Essa sa nutrirci con la Visione d'insieme, dandoci la possibilità di superare gli impicci egocentrici, quando lo sguardo non riesce a staccarsi dall'ombelico e non facciamo altro che rimuginare sugli stessi argomenti, accusando, sentendoci vittime, ritornando sulle parole dette, su quelle che avremmo voluto sentire. Siamo in un momento in cui è necessario fare un passo indietro. E sicuramente anche uno in avanti.
Questo è il Tempospazio in cui abbiamo la possibilità di aprirci al Nuovo - visto il potente Novilunio del 23 luglio, tra le altre cose - per approfondimenti leggi QUI, ne ho scritto in chiave astrologica, a suo tempo ne scriverò dal punto di vista maya galattico. Aprirsi al Nuovo significa che stiamo passando in un nuovo stato di coscienza dove ciò che era non è più importante per la mente o per il cuore, perché non siamo più in quella modalità, non risuoniamo più con quella specifica nota musicale, siamo cioè cambiati, lasciando tutto il vecchio alle spalle. Questo è l'insegnamento di questa Onda Incantata fino al 27 luglio, questa è la possibilità a cui possiamo aprirci se lo vogliamo. Cosa fare rimane superfluo, in quanto tutto parte dalla volontà del cuore di portare un proprio riflesso verso il mondo esterno, per verificare cosa esso contiene. Guardando quell'amore che ci ha in qualche modo deluso, possiamo percepire cosa veramente stavamo cercando in quelle braccia, in quelle labbra, in quell'abbraccio. Quale messaggio importante quella determinata persona ci sta portando? Non necessariamente un partner, ma anche il datore di lavoro, un genitore, un fratello. Quale punto di luce in oscurità ci sta permettendo di vedere? Quale grande servizio quell'anima ci sta rendendo? Ecco, ora possiamo guardare così alla Vita. Ed è una prospettiva che ribalta le situazioni. Questo è il distacco dell'Aquila: non più fossilizzati sui meri eventi, ma sincronicamente sintonizzati sulla rete di connessioni che ha prodotto quegli eventi quale manifestazione di un'esperienza che mettesse in luce ciò che non eravamo ancora riusciti a percepire. L'Ignoto è Infinito. Se ci permettiamo di diventare Infinito, allargando la prospettiva, possiamo vedere noi stessi nella nostra grandiosità. Ed innamorarci perdutamente di quella specifica frequenza di Cielo.
In lak'ech!
Stefania Gyan Salila
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