Il Seme Giallo è il quarto nella serie delle 20 Tribù del Tempo - cit. The Arcturus Probe di José Arguelles (in questo link trovate tutte le altre). Una Tribù del Tempo (o Glifo) è formata da coloro che sono scesi su questo pianeta per risvegliare il ricordo dell'armonia originaria che può riportare amore lì dove la pesantezza del karma ha abbassato la frequenza vibrazionale. Questa è la missione a cui ciascuno di noi è preposto, a prescindere da ciò che nella vita facciamo. Il nostro respiro risuona lì, il cuore tende a quello, la mente cerca una via per arrivare là.
Seguendo il Sincronario Galattico, lo strumento di sincronizzazione della Mente Superiore ai cicli planetari e galattici, possiamo sfruttare le qualità del Tempo, che diventa materia di esperienza, plasmabile in base ai passi evolutivi che sentiamo di voler intraprendere. Ogni giorno possiamo conoscere la direzione del Flusso armonico e andare incontro ad esso, così da divenire Uno con il Centro, nel massimo agio possibile.
In questo Flusso siamo arrivati al nono giorno dell'Onda del Guerriero Giallo, 22° giorno della nona Luna dell'anno della Tempesta Blu Spettrale, giorno 28 marzo 2017 per il calendario gregoriano. Questo giorno risuona all'energia del Seme Giallo Solare, che tradotto letteralmente significa: focalizzo l'intenzione di portare a compimento i miei talenti per rendere il mondo e la mia vita un posto comodo e agevole.
Il Seme Giallo di per sé rappresenta l'Archetipo dell'Innocente, perché è colui che muore a se stesso per prendere un destino più grande, che lo renderà pianta, fiore, albero. Finché non si lascia coricare nel solco, aprendosi in due ed emanando un germoglio, il Seme stesso non conosce il proprio disegno finale. E' tutto in potenza. Il Seme Giallo ci insegna a focalizzarci sul processo stesso di trasmutazione, senza per questo subire i devastanti sintomi. Questi sono fasi naturali di un cambiamento di stato di coscienza, che può avere diversi segni, in base al vissuto che ciascun umano porta con sé. In questi giorni l'energia è potente perché nella primavera la forza tellurica della Terra risorge dopo l'inverno. Cosa significa per ognuno di noi essere messi in confronto con essa? Con il Rosso della Vita, che è corpo fisico, che può essere rabbia, ma anche passione, sangue? Come ci misuriamo dentro di noi quando la Vita pulsa e ci chiama? Vogliamo tenere tutto sotto controllo o possiamo permetterci di lasciar andare e gridare con l'esistenza l'ululato dell'essere selvaggio che ci abita? Anche noi umani moderni ed occidentali abbiamo dentro una parte atavica e tribale. Quanto la nascondiamo? A primavera torna, e solitamente travolge tutto quello che incontra. Allora il corpo si difende con diversi segnali (allergie, emicranie, ecc.) che sono sintomi del conflitto interiore tra la mente che tenta di controllare e ciò che dentro non riesce a essere controllato. Abbiamo paura? E' naturale. L'importante è non lasciare che la paura ci impedisca di fiorire dentro ciò che siamo.
In lak'ech!
Stefania Gyan Salila
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