Oggi siamo alla fine dell'Onda del Cane Bianco, lo spazio temporale in cui abbiamo navigato dentro il Flusso dell'Amore Incondizionato. Il viaggio è stato molto interessate e assolutamente impegnativo. Amare è una delle emanazioni più difficile da mantenere nel tempo perché ci mette completamente a nudo e per molti di noi coincide con l'ammettere i propri bisogni e ferite. Questo perché il primo strato dell'animo con cui veniamo in contatto in una qualsiasi relazione è quello del Bambino. Superare quello strato richiede coraggio e dedizione a sé e volontà di star bene. Amare in primis quel bambino significa imparare a stare nel disagio di non poter soddisfare immediatamente un dato bisogno, meccanismo che poi innesca il contatto con le nostre risorse. Così ci rendiamo conto cosa c'è in noi che supporta quel valore di auto-riconoscimento, senza dover sempre delegare a qualcun altro la stessa funzione. Io mi apro a me, mi guardo e sto in quello che c'è. Questo è il principale insegnamento del Cane Bianco, che è lealtà, fedeltà a se stessi e che indica anche l'apertura dello Spazio del Cuore. Durante questa Onda c'è stato il Seminario Aura-Soma sul Lasciar Andare, un movimento di purificazione che parte dallo spazio del Cuore per andare alla ri-scoperta di sé, per ricordarsi di chi si è. Tutto sincronico come sempre.
Il Vento Cosmico chiude questa magnifica Onda e ci sussurra nel Cuore le parole giuste che lo Spirito ci ispira. Le ascoltiamo e possiamo farne tesoro, tanto più se nel frattempo abbiamo ripulito il Cuore dagli antichi dolori, così da essere in grado di portare il nostro Cielo sulla Terra.
Stefania Gyan Salila
Nessun commento:
Posta un commento