Il giorno due dell'Onda dello Specchio veste l'energia della Tempesta Blu. Il giorno due risuona alla vibrazione definita Lunare, che rappresenta la dualità. Mentre il Magnetico è l'unità, il tendere concentrato verso un proposito, il tono Lunare simboleggia la problematica da affrontare per mettere in atto quel dato proposito.
L'insegnamento dello Specchio ci ha fatto andare oltre la superficie, per vedere la struttura energetica delle cose da dentro, cioè oltre il riflesso della realtà visibile. La problematica che ci troviamo ad affrontare dunque da questo altro lato della vita è l'ombra, il lato oscuro.
Siamo sempre stati indottrinati a respingere l'ombra, il diverso da noi, il buio, ma la Tempesta Lunare può aiutarci a diradare la nebbia di confusione creata dal buio dell'ombra, grazie alla catarsi verso cui ci porta. Se osserviamo il meccanismo di come si forma una tempesta, vedremo il vento che raccoglie la polvere fino a formare delle nuvole gonfie, che alla fine si romperanno con tuoni e fulmini, piovendo acqua e ripulendo il cielo e l'aria.
Così accade in noi: affrontiamo una relazione disfunzionale, per esempio, e sentiamo il dolore che essa ha creato in noi. Lo individuiamo dentro il corpo: la gola stretta, lo stomaco che brucia, l'addome che fa male. Lasciamo che queste emozioni risalgano in superficie e poi le piangiamo, fino a ricreare una circolazione libera delle energie, che a quel punto rassereneranno la mente ed il cuore. Il corpo si sentirà leggero ed ossigenato.
Quando ci permettiamo di penetrare oltre il visibile e visitiamo l'inconscio, non possiamo che incontrare l'ombra. Questo è un incontro più che proficuo e ci aiuterà a porre le basi per una relazione stabile, libera e leggera con noi stessi, perché apre la strada ad un sentimento fondamentale: l'auto-accettazione. Ci rendiamo conto di essere finiti, imperfetti e deboli e così ci sentiamo umani, imparando a vederci per quel che siamo.
Piano piano il Riflesso nello Specchio si fa più nitido.
Stefania Gyan Salila
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