Nel giorno 2 dell'Onda del Viandante dei Cieli entriamo in un territorio sconosciuto, visto che per tradizione questi 13 giorni (fino al 9 novembre) hanno l'obiettivo di farci maturare una certa dimestichezza nel rimanere fuori dalla nostra zona confort.
E' pero proprio la permanenza nell'Ignoto che apre la porta allo scardinamento degli automatismi e ai meccanismi interiori che attivano tutta una serie di atteggiamenti di compensazione ai grandi vuoti. Come quando si fa ginnastica dopo mesi di immobilismo. Il corpo urla di dolore, ma la sensazione interiore di leggerezza e ritrovata serenità va alle stelle. Ecco. Questo è l'invito. Fin dove possiamo allungare i muscoli del Sé per stare nel nuovo, per permetterci riportare energia, ossigeno? Quando stiamo nel nuovo ed accettiamo la sfida, tutto inizialmente sembra più grande. Ciò fa sì che il corpo e la psiche si muovino all'unisono per adattarsi alla situazione. Qui accade la magia: accorgersi che in realtà è la situazione che si adatta a noi, cioè essa si muove in base alle azioni che noi compiamo per conoscerla e darle una forma. Così si crea una danza invisibile tra Co-creatore (noi) e l'evento (Vita). Stiamo plasmando la realtà. E' così che funziona. Ed oggi questa funzione della Mente Superiore diventa chiara grazie all'energia del Mago Bianco che risuona al Tono Lunare. Tanto di cappello, gente! Ci siamo portati in una posizione in cui riprendere indietro il nostro potere personale, diventando consapevoli di quanto l'esistenza sia ciò che noi vogliamo che essa sia.
Stefania Gyan Salila
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