Con il nuovo anno maya appena iniziato, ci troviamo già a fronteggiare ben 6 pianeti retrogradi in Cielo, situazione che richiede una buona centratura rispetto ai marosi emozionali che ci stanno colpendo. Come già scritto negli ultimi giorni nei vari bollettini astrologici, i pianeti retrogradi ci danno la sensazione di stasi, funzionale per indurci a guardare dentro di noi, perché se nulla fuori si muove, dove altro si può andare, se non all'interno di sé? Ciò significa iniziare ad ascoltare il corpo, i segnali organici che altro non sono se non la testimonianza che vecchi emozioni, ricordi perduti, stanno riaffiorando alla memoria, per essere compresi e lasciati andare. Con amore.
Questo è il lavoro dell'Aquila Spettrale di oggi, presenza sincronica perché è grazie al distacco dell'Aquila, alla sua capacità di elevazione, che noi possiamo vederci da una certa distanza per comprendere. Se siamo troppo vicini, siamo troppo identificati e non vediamo chi siamo, quale film stiamo interpretando, quale filone di dramma vogliamo vivere alla cieca e a tutti i costi.
Il più grande regalo di questo inizio anno del Mago Planetario è la possibilità di fare esperienza di sé dal di fuori, Requisito fondamentale è attingere all'amore e alla tenerezza, pensare al proprio benessere vero, senza pretendere l'inverosimile.
Stiamo costruendo la strada verso la nostra realizzazione.
Stefania Gyan Salila
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