La Mano Blu che risuona al Tono Planetario è il decimo giorno dell'Onda Incantata dello Specchio Bianco, lo spazio temporale che ci porta ad esplorare l'assenza di punti di riferimento, all'interno di un volo di sospensione che apre alla prospettiva del cambiamento costante, dove nulla rimane così com'è. Tutto cambia e questa è l'unica certezza che c'è, ed ora lo stiamo sperimentando momento per momento. E' uno stato che richiede molta elasticità e quindi fatica, per come l'umano è fatto. Ho avvertito una sorta di regressione in questi ultimi giorni, come se le parti ferite che avevo guarito in qualche modo avessero di nuovo acquisito voce, mentre io, dall'alto del mio avanzare sul cammino evolutivo, avevo avuto la pretesa di zittirle per non sentire più la loro voce straziante.
Osservando i movimenti interiori in linea con quelli planetari, con gli stimoli da lì derivanti, con questo soggiorno dal 21 settembre al 10 ottobre all'interno dei 20 giorni/Kin della Colonna Mistica (volo di sospensione al di sopra della nostra vita in piena connessione con la Fonte) ecco che mi accorgo di come questo sia il Tempo di una grande integrazione, in cui la Mente che ha tentato di controllare la Vita, di portarla in qualche equilibrio rispetto ad un precedente periodo difficoltoso, non può che arrendersi all'Amore. E' grazie a questa ondata emozionale potentissima che stiamo sperimentando tutti da agosto scorso, che stiamo creando la vera realtà quale manifestazione di ciò che siamo nel profondo. E' da questo punto in avanti che tutto ciò che accade rivela la natura intrinseca di ciò che siamo. Osserviamo con cuore aperto e non facciamoci travolgere da ciò che accade, assecondando il movimento esistenziale anche se questo può essere apparentemente difficile. La Mano Blu Planetaria è la manifestazione di ciò che piano piano è avanzato verso il piano dello Specchio Bianco. Ora stiamo guardando la realtà in faccia, che ci piaccia o meno. E' ciò che siamo senza sconti né abbellimenti del mentale che deve sempre raccontarsi qualcosa di consolatorio. Le consolazioni non servono, perché c'è l'Amore che attende di essere vissuto a piene mani. C'è un sentiero dentro cui stiamo guidando noi stessi e non possiamo fare altro che percorrerlo con lo sguardo fiducioso, anche se ancora non vediamo dove ci condurrà. Vivere nell'amore significa anche questo, mettersi nelle mani del Sé Superiore che sa quale sia la nostra strada. Noi umani veniamo sempre frenati dalla paura, paura dell'incertezza, della solitudine, della sopravvivenza. Il cambiamento che stiamo attraversando è proprio questo. E' accorgersi che veniamo guidati con tanta armonia e sincronicità. Ed è questo che ci permette di arrenderci con fiducia a noi stessi. Siamo qui per questo, per costruire sentieri dorati che ripuliscano le memorie di dolore che sono rimaste incastrate dentro i passi di chi è venuto prima. Il lavoro interiore ci aiuta a ripulire la Terra partendo da noi stessi. Non ci viene chiesto altro.
In lak'ech!
Stefania Gyan Salila
Grazie per tutto quello che fai!
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