Se ieri è stata la Festa della Dea e della glorificazione del corpo femminile quale contenitore del Divino (vedi link per chi si fosse perso il post), oggi ci apriamo all'elaborazione di un altro culto molto antico, quello del Sole, centro di tantissime pratiche religiose (pensiamo agli Egizi, ai Sumeri, ai Romani, Greci, ecc.). Anche per la cultura maya il Sole era un punto focale. Da lì partiva la Vita e ancora oggi in astrologia il Viaggio del Sé nella Mappa Natale parte da Est (il famoso Segno Ascendente) perché l'Est è il punto cardinale da cui ha origine il Sole.
Nella visione galattica che ci ha lasciato José Arguelles, il Sole è uno dei 20 Glifi, chiamati appunto Solari, perché è dall'emanazione dei raggi solari che la Terra riceve le informazioni provenienti dal Centro della Galassia.
Questa illustrazione contenuta nel libro Il Fattore Maya di José Arguelles rappresenta il Canale Galattico e la modalità di emanazione, ricezione e trasmissione di tutte le informazioni che parlano del Tempo = Arte, la Profezia della Legge del Tempo.
Al centro in alto c'è Hunab Ku, il Centro della Galassia, che emana il suo battito, decodificato nel Modulo Armonico della Matrice Galattica, lo Tzolkin. Attraverso il Canale Galattico, detto Kuxam Suum, quelle informazioni vengono emanate in tutta la Galassia ed i Soli dei vari sistemi solari le assorbono, a loro volta trasmettendole a tutti i corpi planetari che formano quei sistemi. La nostra Stella, il nostro Sole (il cerchietto centrale), nell'emanare le informazioni, dà vita ai 64 codoni del DNA, che sono i 64 esagrammi dell'I Ching, il Libro delle Mutazioni dell'antica cultura cinese. I raggi solari impattano sul cervello umano (le tre lenti inferiori) attivando il cervello rettile, il cervello mammifero e la coscienza planetaria. Così possiamo risvegliarci per raggiungere prima la coscienza solare e poi quella galattica.
Tutto questo grazie all'azione di scambio di comunicazione tra Hunab Ku ed il nostro Sole. che in lingua maya viene chiamato Kinich Ahau.
Ahau dunque è il nome del ventesimo ed ultimo Glifo, il Sole Giallo, le cui parole chiave sono Illuminazione e Chiarezza. Oggi il Sole Giallo risuona al Tono Ritmico e rappresenta la modulazione della potente energia di ieri della Tempesta Blu, affinché possiamo integrare tutta la sua forza e se ci sentiamo irrequieti e iper-stimolati, respirando è possibile scaricare il sistema nervoso dentro le gambe, dentro i piedi e poi dentro la Terra. Doneremo così l'energia in eccesso alla Madre, nutrendola, e sentendo che non siamo soli nel sostenere lo sforzo di aderire sempre più alla nostra missione, perché siamo Uno con Gaia, siamo Uno con la Madre, siamo Uno con il Tutto. Ovviamente lo stesso processo di scarico si può applicare a qualunque circostanza della nostra quotidianità, ogni volta che ci sentiamo sopraffatti da un'emozione intensa.
Il Sole Giallo illumina la Via verso la presa di coscienza della nostra vera natura.
Stefania Gyan Salila
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